
Ora basta, “ci costa un occhio della testa con la sua panoramica a 180 gradi da Rialto all’Accademia che forse la gustano quanti ci lavorano tutti i giorni. Comunque pochi hanno la finestra con la vista.”
Il presidente della giunta regionale, Luca Zaia, aveva già accennato alla volontà di farlo, che noi tutti ci chiedevamo quando e come, tutto o vuoto, con o senza l’enorme quadro strappato dai muri di villa Soranzo? Il momento non sarebbe dei più favorevoli. Ma quando mai un ente pubblico mette in vendita i suoi gioielli quando il mercato tira? Dove andranno uffici di assessorati, del presidente, ecc. ecc.?
Il presidente della giunta regionale, Luca Zaia, aveva già accennato alla volontà di farlo, che noi tutti ci chiedevamo quando e come, tutto o vuoto, con o senza l’enorme quadro strappato dai muri di villa Soranzo? Il momento non sarebbe dei più favorevoli. Ma quando mai un ente pubblico mette in vendita i suoi gioielli quando il mercato tira? Dove andranno uffici di assessorati, del presidente, ecc. ecc.?
I Veneziani del Sestiere sono preoccupati perchè perderanno clienti e incassi. Ma non è questo il punto dolente. Possibile che una minuscola minoranza possa beneficiare di siffatti palazzi e luoghi storici a carico del cittadino?
A questo punto il discorso si fa pesante se andiamo in giro per il Veneto. Sarebbe il Balbi piuttosto scomodo. Il governo dovrebbe essere nel centro del Veneto non sul Canal Grande. E’ come se il palazzo del Segretario dell’ONU fosse incastrato nel centro storico di Ginevra (Città Vecchia), dove le stradine sono diventate marciapiedi… Suvvia siamo sobri diamo un esempio anche a Montecitorio.
L’immobile è stato posto ufficialmente nell’elenco dei beni da vendere. Prezzo iniziale di 26 milioni e 400 mila euro. I timori che diventi l’ennesimo hotel. Zaia: “Lo faremo nonostante il mercato attraversi un momento difficile”. Stessa fine per palazzo Gussoni