Colorno, Parco della Reggia: “Nel segno del Giglio” dal 20 al 22 aprile

Attesa e amata dai pollici verdi di tutta Italia, “Nel segno del Giglio” torna dal 20 al 22 aprile, come sempre nel grandioso Parco della Reggia di Colorno, nel parmense. Tre giorni di festa per il quarto di secolo di una “Mostra mercato del giardinaggio di qualità”, qualificata tra le “nazionali” e che per i suoi estimatori “è una garanzia”. Una edizione ancora più straordinaria perché vuole, alla sua venticinquesima edizione, affermare che Reggia e Parco, gioielli del parmense, prima colpiti da un terremoto e più recentemente dal una tragica alluvione, sono più vivi, curato e meravigliosi che mai.
Elisa Campari e Isabella Gemignani, che della manifestazione sono l’anima, annunciano la presenza di ben 160 espositori: con i grandi nomi del settore ma anche, per loro precisa scelta, con un nucleo importante digiovani vivaisti che qui si sono voluti misurare con proposte nuove, mai ovvie, e quindi decisamente interessanti e originali.
Nel segno del Giglio 25” punta innanzitutto sulla qualità, calibrando i diversi ambiti della mostra, selezionando con puntiglio gli espositori e facendo giudicare le loro proposte da una Giuria di esperti che assegnerà anche l’ambito Premio intitolato a Ippolito Pizzetti, nume tutelare dell’affermarsi della manifestazione.
Giardino innanzitutto ma anche l’orto, o meglio l’annullamento dei confini tra le due realtà domestiche. Per l’orto le parole d’ordine 2018 sono “biologico” e “biodiversità”. Con un ampio programma dedicato alla creazione e conduzione di orti biologici, così come ai giardini creati con specie del territorio. Nel parmense, e non è un caso, operano da diversi anni gli Agricoltori Custodi che, come rabdomanti, setacciano il territorio alla ricerca di vecchie varietà di alberi da frutto e di “relitti” di antichi giardini, per non perdere per sempre la ricchezza di specie e varietà che la massificazione ci sta forzatamente sottraendo.
La biodiversità si esprime anche con la proposta di una ampia e originale scelta di animali da giardino e cortile, tutti esemplari rari, anch’essi “sopravvissuti” all’appiattimento moderno.
Rose, clematidi, peonie saranno, per ovvi motivi stagionali, le regine della manifestazione, proposte dai maggiori produttori italiani del settore.
Ma a far da nuove, vigorose protagoniste saranno anche le graminacee, sempre più al centro dell’attenzione, e della passione, di chi progetta, o si progetta, un giardino, grande o minuto che sia.
Poi le orchidee spontanee, censite e fotografate nell’Appennino parmense.
A “Nel segno del Giglio” sarà possibile confrontarsi con gli esperti presenti e trarne indicazioni, consigli, idee. Un servizio, questo, molto gradito ai visitatori.
Grande attenzione, le organizzatrici, riservano alla qualità della visita alla loro mostra. Ecco i laboratori per i più piccoli, per farli divertire imparando, consentendo così ai loro genitori di godersi la visita. Agli stand dove rilassarsi, pranzare o solo sorseggiare qualcosa di fresco. Al servizio di stuart messo a disposizione degli acquirenti per movimentare i loro acquisti sino ai parcheggi.
Poi il contesto vicino e prossimo: la visita alla magnifica Reggia e a Colorno, innanzitutto, oppure gli Itinerari verdi che conducono ad alcuni degli ambienti naturali più interessanti di un territorio che ha nel Po il suo fulcro.
Un grande momento, insomma, per chi vuole approfondire, cercare, stupirsi e, perché no, godersi una giornata al di fuori dell’ordinario.

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